4° GIORNO – “Francesco, uomo di Fede”

Perfetto testimone della fede cristiana che, zelante del regno di Dio, con parole semplici sapesti avvicinare anche chi era lontano, aiutaci a trovare sempre le parole giuste per annunciare Cristo con franchezza e semplicità.

Ammonizione XXVI di S. Francesco

Beato il servo che ha fede nei chierici che vivono rettamente secondo le norme della Chiesa romana. E guai a coloro che li disprezzano. Quand'anche infatti siano peccatori , tuttavia nessuno li deve giudicare, poiché il Signore esplicitamente ha riservato solo a se stesso il diritto di giudicarli. Invero, quanto più grande è il ministero che essi svolgono del santissimo corpo e sangue del Signore nostro Gesù Cristo che proprio essi ricevono ed essi soli amministrano agli altri, tanto maggiore peccato commettono coloro che peccano contro di essi, che se peccassero contro tutti gli altri uomini di questo mondo.

Preghiamo con S. Francesco

Tu sei santo, Signore, solo Dio, che operi cose meravigliose.

Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo, Tu sei re onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra. Tu sei trino ed uno, Signore Dio degli dèi, Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, il Signore Dio vivo e vero…

Tu sei protettore, Tu sei custode e nostro difensore, Tu sei fortezza, Tu sei refrigerio. Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede, Tu sei la nostra carità. Tu sei tutta la nostra dolcezza, Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile Signore, Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.

Fonti Francescane Legenda Maggiore (FF 1043)

Quel padre carnale cercava, poi, di indurre quel figlio della grazia, ormai spogliato del denaro, a presentarsi davanti al vescovo della città, per fargli rinunciare, nelle mani di lui, all'eredità paterna e restituire tutto ciò che aveva . Il vero amatore della povertà accettò prontamente questa proposta. Giunto alla presenza del vescovo, non sopporta indugi o esitazioni; non aspetta né fa parole; ma, immediatamente, depone tutti i vestiti e li restituisce al padre. Si scoprì allora che l'uomo di Dio, sotto le vesti delicate, portava sulle carni un cilicio. Poi, inebriato da un ammirabile fervore di spirito, depose anche le mutande e si denudò totalmente davanti a tutti dicendo al padre: " Finora ho chiamato te, mio padre sulla terra; d'ora in poi posso dire con tutta sicurezza: Padre nostro, che sei nei cieli, perché in Lui ho riposto ogni mio tesoro e ho collocato tutta la mia fiducia e la mia speranza ".

Preghiera Conclusiva:

O Dio Padre amorevole, tu hai chiamato il tuo servo Francesco a riparare la Chiesa e l’hai reso in tutto conforme al Cristo tuo Figlio. Volgi lo sguardo al tuo popolo e compi l’opera predisposta nella tua misericordia, perché tutto il mondo veda e riconosca che tutto ritorna alla sua integrità, per mezzo del Cristo, che è principio di tutte le cose. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

3° GIORNO – “Francesco, uomo di umiltà”

Vero cantore di Dio nel suo creato, che sapesti farti voce di ogni essere

ed esaltare il Signore in tutte le tue opere, fa' che sappiamo accostarci con rispetto ed amore ad ogni creatura per ammirare le meraviglie di Cristo.

Ammonizione XIX di S. Francesco

Beato il servo, che non si ritiene migliore, quando viene lodato ed esaltato dagli

uomini, di quando è ritenuto vile, semplice e spregevole, poiché quanto l'uomo vale

davanti a Dio, tanto vale e non di più. Guai a quel religioso, che è posto dagli altri

in alto e per sua volontà non vuol discendere. E beato quel servo, che non viene posto in alto di sua volontà e sempre desidera mettersi sotto i piedi degli altri.

Preghiamo con S. Francesco

Altissimo, Onnipotente Buon Signore, tue sono le lodi, la gloria, l'onore e ogni benedizione. A te solo, o Altissimo, si addicono e nessun uomo è degno di menzionarti.

Lodato sii, mio Signore, insieme a tutte le creature, specialmente per il signor fratello sole, il quale è la luce del giorno e tu tramite lui ci illumini: è bello e raggiante con grande splendore e di te, Altissimo, porta il segno.

Lodato sii, o mio Signore, per sorella luna e le stelle: in cielo le hai create, chiare preziose e belle… Lodato sii, mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile, preziosa e pura. Lodate e benedite il mio Signore, ringraziatelo e servitelo con grande umiltà.»

Fonti Francescane Legenda Maggiore (FF 1047)

Ormai ben radicato nell'umiltà di Cristo, Francesco richiama alla memoria

l'obbedienza di restaurare la chiesa di San Damiano, che la Croce gli ha imposto.

Vero obbediente, ritorna ad Assisi, per eseguire l'ordine della voce divina, se non

altro con la mendicazione. Deposta ogni vergogna per amore del povero Crocifisso,

andava a cercar l'elemosina da coloro con i quali un tempo aveva vissuto

nell'abbondanza, e sottoponeva il suo debole corpo, prostrato dai digiuni, al peso

delle pietre. Riuscì così, a restaurare quella chiesetta, con l'aiuto di Dio e il devoto

soccorso dei concittadini. Poi, per non lasciare intorpidire il corpo nell'ozio, dopo la

fatica, passò a riparare, in un luogo un po' più distante dalla città, la chiesa dedicata a San Pietro spinto dalla devozione speciale che nutriva, insieme con la fede pura e

sincera, verso il Principe degli Apostoli.

Preghiera Conclusiva:

Altissimo glorioso Dio, illumina le tenebre de lo core mio. Et dame fede diricta,

speranza certa e carità perfecta, senno e cognoscemento, Signore, che faccia lo tuo

santo e verace comandamento. Amen.

1° GIORNO – “Francesco, uomo di Pace”

Serafico Padre S. Francesco, che tanto avvicinasti gli uomini del tuo tempo a Dio, concedi che anche noi, con le parole e con l'esempio, sappiamo attrarre i nostri contemporanei all'unica nostra salvezza Cristo Gesù.

Ammonizione XV di S. Francesco

I pacifici Beati i pacifici, poiché saranno chiamati figli di Dio. Sono veri pacifici coloro che in tutte le contrarietà che sopportano in questo mondo, per l'amore del Signore nostro Gesù Cristo, conservano la pace nell'anima e nel corpo.

Preghiamo con San Francesco

Ave, regina sapienza,

   il Signore ti salvi con tua sorella, la santa e pura semplicità.

Signora santa povertà, il Signore ti salvi con tua sorella, la santa umiltà.

Signora santa carità, il Signore ti salvi con tua sorella, la santa obbedienza. Santissime virtù, voi tutte salvi il Signore dal quale venite e procedete.

Fonti Francescane (Legenda Maggiore, FF 1020)

Come la stella del mattino, che appare in mezzo alle nubi, con i raggi fulgentissimi della sua vita e della sua dottrina attrasse verso la luce coloro che giacevano nell'ombra della morte; come l'arcobaleno, che brilla tra le nubi luminose, portando in se stesso il segno del patto con il Signore, annunziò agli uomini il vangelo della pace e della salvezza.

Angelo della vera pace, anch'egli, a imitazione del Precursore, fu predestinato da Dio a preparargli la strada nel deserto della altissima povertà e a predicare la penitenza con l'esempio e con la parola.

Preghiera

O Dio, Padre amorevole e luce che non tramonta, tu hai chiamato il tuo servo Francesco a riparare la Chiesa e l’hai reso in tutto conforme al Cristo tuo Figlio. Volgi lo sguardo al tuo popolo e compi l’opera predisposta nella tua misericordia, perché tutto il mondo veda e riconosca che ciò che è in rovina si ricostruisce, ciò che è invecchiato si rinnova e tutto ritorna alla sua integrità, per mezzo del Cristo, che è principio di tutte le cose. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

2° GIORNO – “Francesco, uomo di unità”

Santo d'Assisi, d'Italia e del mondo, che tanto ti prodigasti nella tua vita perché, superata ogni divisione e discordia, gli uomini si riconoscessero fratelli, dà anche a noi di impegnarci a cercare sempre in tutti i nostri fratelli le cose che ci uniscono.

Ammonizione XXIV- XXV di San Francesco

Beato il servo che tanto è disposto ad amare il suo fratello quando è infermo, e

perciò non può ricambiargli il servizio, quanto l'ama quando è sano, e può

ricambiarglielo.

Beato il servo che tanto amerebbe e temerebbe un suo fratello quando fosse lontano

da lui, quanto se fosse accanto a lui, e non direbbe dietro le sue spalle niente che con carità non possa dire in sua presenza.

Preghiamo con S. Francesco

Come noi li rimettiamo ai nostri debitori: e quello che non sappiamo pienamente

perdonare, tu, Signore, fa' che pienamente perdoniamo sì che, per amor

tuo, amiamo veramente i nemici e devotamente intercediamo presso di te, non

rendendo a nessuno male per male e impegnandoci in te ad essere di giovamento a

tutti.  

Fonti Francescane Legenda Maggiore (FF1028)

Dio aveva infuso nell'animo del giovane Francesco un sentimento di

generosa compassione, che, crescendo con lui dall'infanzia, gli aveva riempito il

cuore di bontà, tanto che già allora, ascoltatore non sordo del Vangelo, si propose

di dare a chiunque gli chiedesse, soprattutto se chiedeva per amore di Dio.

Una volta, tutto indaffarato nel negozio, mandò via a mani vuote contro le sue

abitudini, un povero che gli chiedeva l'elemosina per amor di Dio. Ma subito,

rientrato in se stesso, gli corse dietro, gli diede una generosa elemosina e promise al

Signore Iddio che, d'allora in poi, quando ne aveva la possibilità, non avrebbe mai

detto di no a chi gli avesse chiesto per amor di Dio. E osservò questo proposito fino

alla morte, con pietà instancabile, meritandosi di crescere abbondantemente

nell'amore di Dio e nella grazia.

Preghiera conclusiva:

Rapisca, ti prego, o Signore,

l'ardente e dolce forza del tuo amore

la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo,

perché io muoia per amore dell'amor tuo,

come tu ti sei degnato morire per amore dell'amor mio. Amen

Signore,

manda il tuo Spirito sulle nostre comunità e sulle nostre famiglie;

dove c’è rabbia porta amore,

dove c’è fatica, porta sollievo,

dove c’è divisione porta unità,

perché possiamo realmente essere segno della tua presenza nel mondo.

STRUTTURE
CASA DI RIPOSO PIO ISTITUTO S.ANNA
MISSIONE